Il Pulpito Parrocchia S.Maria Assunta
Giubileo Laurenziano
Amaseno

28 Giiugno 2014 - 8 Settembre 2015
Giubileo Laurenziano Amaseno  

 

 

 

IL PULPITO


Nel 1291 venne portata a termine la costruzione del pulpito, così come recita l’iscrizione posta nell’architrave frontale.
È realizzato in pietra calcarea locale, a forma di cassa quadrata poggiante su quattro colonnine munite di splendidi capitelli.
I plutei della cassa quadrata risultano essere in parte decorati in parte lisci. Sulla parte anteriore svetta un falcone dalle ali spiegate che tiene negli artigli un montone, questo superbo animale sorretto da una colonnina ottagonale forma il leggio. Molto probabilmente è possibile percepire un riferimento al grande Imperatore Federico II, sia per quanto riguarda l’animale, sia per la forma geometrica della colonna. Un’iscrizione sull’architrave reca inciso il nome di coloro che lavorarono all’opera e la loro provenienza: gli artisti Gullimari di Priverno. Sul lato sinistro in un quadrato si trova l’incipit dell’Ave Maria; di seguito questa dicitura:
«I(n) NO(m)I(n)NE D(omi)NI. AM(en). AN(n)O NAT(ivitatis) EJUSD(em) MCCLXXXXI INDICT(ione) III M(en)SE APR(i)L(is) PONT(ificatus) D(omi)NI NICOL(ai) P(a)PE IIII AN(no) IIII OPUS HUJUS ECCL(esi)AE ET ISTIUS PULPITI CO(m)PLETU(m) FUIT P(er) MAGISTROS PETRU(m) GULLIMARI DE PIPERNO ET MORISIU(um) AC JACOB(um) FILIOS EJUS. QUORUM ANIMAE REQUIESCANT IN PACE. AM(en)».
L’architrave ha una cornice a dentelli, decorata con una serie di archetti lobati, inframmezzati da rose e palme che corre tutt’intorno, interrompendosi pero nella metà della parte retrostante.
Le quattro colonne portanti terminano con magnifici capitelli, di elegante fattura riccamente decorati con elementi fito-zoo-antropomorfi. I due di sinistra, molto eleborati, risultano opera pregevole di un valido artista: sembra che la dura pietra sia stata modellata come se fosse un duttile metallo prezioso. Quello anteriore presenta tra fogliame coppie di passerotti affrontati; quelli posteriori invece mostrano quattro figure virili a mezzo busto, tra foglie e rami, quasi a fungere da telamoni. Purtroppo, soprattutto quello zoomorfo risulta mancante di diversi elementi per devastazioni vandaliche o belliche. Gli altri due, posti a destra, sono adorni di gigli e foglie di quercia con ghiande. La sensazione dell’artistica composizione sembra essere quella di sintetizzare l’intera creazione in riferimento alla Parola di Dio che dall’altro si annuncia e che fa vivere ogni cosa.
Ci risulta che in quegli anni era canonico qui ad Amaseno un Giovanni Pisano, figlio del ben noto Nicola autore del pulpito del Duomo di Siena. Ci piace pensare, anche se ciò potrebbe sfociare nella fantasia, che sia Giovanni che suo padre Nicola abbiano poggiato le loro autorevoli mani su questa splendida opera, o almeno l’abbiano progettata. Questa informazione la possiamo ragionevolmente dedurre da una Bolla di Papa Innocenzo IV, data in Lione il 1 settembre 1248 e indirizzata all’arciprete del Castrum Sancti Laurentii (odierna Amaseno), e conservata nel Bullario dell’Archivio Segreto vaticano.
Questo il testo:
«ARCHIPRESBITERO CASTRI SANCTI LAURENTII FERENTINATIS DIOCESIS.
BENIGNITAS MATRIS ECCLESIAE FREQUENTER EXUBERAT IN SUBIECTOS ET EIS PER EXHIBITIONEM GRATIAE SPECIALIS JURE JANUAM APERIT PIETATIS.
MANDAMUS QUATENUS DILECTO FILIO JOHANNI NICOLAI CLERICO DE CASTRO SANCTI LAURENTII FERENTINATIS DIOCESIS ORIUNDO IN REGNO SICILIAE AUCTORITATE NOSTRA STUDEAS PROVIDERE DE PREBENDALI VEL ALIO ECCLESIASTICO BENEFICIO COMPETENTI NON OBSTANTE CONSTITUTIONE DE DUABUS DICTIS ETC… ET QUOD IDEM CLERICUS EST BENEFICIUM ECCLESIASTICUM ASSECUTUS.
DATUM LUGDUNI KAL SEPTEMBRIS ANNO SEXTO.

Il Pulpito - Giubileo Laurenziano - Amaseno Particolare del Pulpito - Amaseno


il Pulpito - Giubileo Laurenziano - Amaseno

Particolare del Pulpito - Amaseno